- Diving
- Dove acquistare
Il termine biocenosi include quegli organismi che, oltre a dipendere dalle caratteristiche fisiche del luogo in cui vivono, sono strettamente legati gli uni agli altri da vari tipi di rapporti reciproci (competizione per lo spazio e l'alimento, rapporti preda - predatore, simbiosi, epibiosi, ecc.) tanto che da queste interazioni può dipendere la loro sopravvivenza.
Le biocenosi, secondo la definizione classica, sono composte da specie caratteristiche che, indipendentemente dalla loro abbondanza, vivono preferenzialmente o esclusivamente in quel particolare biotopo; poi vi sono specie accompagnatrici normalmente presenti in questo come in altri biotopi ed infine specie accidentali che in quell'ambiente si trovano solo occasionalmente. All'interno di una biocenosi si parla di facies quando si verifica l'esuberanza di una o poche specie in risposta a particolari condizioni.
Il dominio bentonico è popolato da differenti biocenosi la cui distribuzione è fondamentalmente legata alla natura del substrato (sedimenti a differente granulometria e consistenza, rocce di diversa natura mineraria, ecc.), alla profondità (in funzione della penetrazione della luce e della pressione) ed infine alle caratteristiche idrodinamiche e chimico-fisiche dei diversi luoghi. Innanzi tutto si osserva una zonazione verticale: si può distinguere un sistema fitale, caratterizzato dalla presenza di vegetali, ed un sistema afitale, dove la luce è ormai assente. All'interno di questi sistemi si distinguono vari piani, ovvero zone verticali dove i principali parametri che condizionano la vita sono costanti o progressivamente variabili entro limiti definiti. A loro volta i piani possono essere divisi in orizzonti con caratteristiche specifiche e zone con facies particolari.
Le principali biocenosi bentoniche del Mediterraneo sono state definite da Pérès e Picard nel famoso "Nouveau manuel de bionomie benthique de la mer Méditerranée" pubblicato nel 1964. Questi autori identificarono e divisero le varie biocenosi in funzione del piano e del tipo di fondale. Questa classificazione generale trova però innumerevoli eccezioni in funzione delle situazioni locali: condizioni chimico-fisiche, disponibilità di risorse, interazioni trofiche fra le diverse specie, e così via. Oggi i ricercatori studiando le comunità bentoniche tendono a rifiutare questo tipo di approccio descrittivo e rigido ma l'imponente lavoro di Pérès e Picard resta un importante quadro di riferimento.
Piano | Substrato | Sigla | Descrizione |
Mesolitorale | solido | RMS | biocenosi del mediolitorale superiore |
RMI | biocenosi del mediolitorale inferiore | ||
GM | biocenosi delle grotte | ||
mobile | DM | biocenosi dei fondi detritici | |
SM | biocenosi delle sabbie | ||
SVLE | biocenosi delle sabbie fangose, lagune, estuari | ||
Infralitorale | solido | AP | biocenosi delle alghe fotofile |
IETP | biocenosi delle acque inquinate | ||
mobile | GI | biocenosi delle ghiaie | |
SGBV | biocenosi delle ghiaie fini e sabbie grossolane rimosse dalle onde | ||
SRPV | biocenosi delle sabbie in zone protette | ||
SVMC | biocenosi delle sabbie fangose in zone calme | ||
LEE | biocenosi lagunari eurialine ed euriterme | ||
STP | biocenosi dei sedimenti inquinati | ||
SFBC | biocenosi delle sabbie fini ben calibrate | ||
SFS | biocenosi delle sabbie fini superficiali | ||
HP | biocenosi delle praterie di Posidonia | ||
Circalitorale | solido | C | biocenosi del coralligeno |
GSO | biocenosi delle grotte semioscure | ||
GO | biocenosi delle grotte oscure | ||
RL | biocenosi delle rocce al largo | ||
mobile | DC | biocenosi dei fondi detritici costieri | |
DE | biocenosi dei fondi detritici invasi da fango | ||
VTC | biocenosi dei fanghi terrigeni costieri | ||
DL | biocenosi dei fondi detritici del largo | ||
indipendenti dal piano | SGCF | biocenosi delle sabbie e ghiaie con correnti di fondo | |
MI | biocenosi dei fondi mobili instabili |